I veri amanti dell’espresso italiano lo sanno: fare un caffè a regola d’arte non è facile e una volta trovato il bar che sa farlo bene, non lo si lascia più! Un rito, per alcuni quasi una religione, l’espresso ha le sue regole ferree da rispettare per ottenere un risultato conforme ai canoni, ma regole non certo arbitrarie: sono la chimica e la fisica a guidare la preparazione di un ottimo caffè espresso.
Per fare un buon espresso a casa basta seguire alcune indicazioni che riguardano essenzialmente la dose di caffè e la sua pressatura, la pressione di estrazione per il giusto tempo e la temperatura. Inoltre, la condizione ideale per mantenere intatto l’aroma del caffè proprio come al bar sarebbe la macinatura al momento dei grani. Per ottenere queste condizioni è necessario dotarsi degli strumenti giusti, studiati per garantire il rispetto di alcuni parametri fissi durante la procedura di estrazione. Vediamo quali sono questi parametri e quali macchine del caffè scegliere per rispettarli.
La qualità e la durezza dell'acqua utilizzata incidono sul gusto finale del tuo caffè. L’acqua non può avere un PH troppo alto né troppo basso ma compreso tra 6,5 e 7,5. Anche il residuo fisso e la presenza di sali minerali devono restare entro certi valori per non alterare il sapore del caffè. L’ideale sarebbe un’acqua oligominerale con calcio tra i 17 e gli 85 mg/l e sodio inferiore ai 10 mg/l. Teoricamente anche l’acqua del rubinetto va bene se rientra in questi parametri, ma poiché non è sempre così immediato conoscere questi valori nella propria zona di residenza e poiché il sapore dell’acqua può essere alterato anche dalla presenza di cloro, puoi optare per un’acqua oligominerale in bottiglia, dove i valori di durezza sono chiaramente indicati in etichetta.
La quantità di polvere di caffè è fondamentale perché troppa impedirebbe al passaggio dell’acqua di estrarre l’aroma nel modo giusto e allo stesso modo poca polvere produrrebbe un caffè troppo annacquato. La dose perfetta è di 7 grammi, ma dosare manualmente il caffè e per giunta pressarlo al punto giusto non è facile. Questa è uno dei motivi per cui scegliere una macchina con cialde e caffè macinato. Le due nuove macchine per caffè espresso G3 Ferrari, Tiffany e Alchimia, sono l’ideale da questo punto di vista, perché funzionano sia con cialde compostabili da 7 grammi, sia con la polvere, che può essere comodamente dosata nei due filtri da 1 o 2 tazze attraverso il pratico misurino in dotazione. Basta poi esercitare una lieve pressione per compattare la polvere e il gioco è fatto.
Per ottenere un ottimo caffè bisogna far passare per 25-30 secondi un getto d’acqua calda sotto pressione attraverso la quantità di polvere sopra indicata. Ma quale deve essere questa pressione per ottenere la corretta velocità? La pressione corretta per trasferire alla bevanda gli aromi del caffè è di almeno 9 Bar e non deve eccedere di molto per conferire la giusta cremosità e il giusto sapore. Tuttavia, nelle macchine del caffè domestiche, la pressione delle pompe varia al variare del flusso e per riuscire a mantenere una pressione costante di 9 bar nel filtro è necessario avere una maggior pressione di partenza. Per le macchine a cialde in polvere, inoltre, è consigliato non superare i 15 bar al fine di evitare che il sapore risulti amaro. Ecco perché Tiffany e d Alchimia G3 Ferrari sono progettate proprio con una pressione ottimale di 15 Bar.
L’ultimo fattore da considerare è la temperatura di estrazione che deve essere controllata per restare sempre sugli 88-90 gradi centigradi. Parliamo ovviamente di temperatura di infusione, ossia la temperatura dell’acqua che passa nel filtro. Alchimia e Tiffany sono dotate di termometro per tenere sempre sotto controllo la temperatura dell’acqua.
Dalla combinazione di questi fattori nasce un espresso perfetto, profumato e cremoso al punto giusto come al bar. Se qualcosa va storto, invece, il caffè può essere sovraestratto o sottoestratto. Quando è sovraestratto il caffè ha sapore di bruciato e scende goccia a goccia, per un tempo troppo lungo: probabilmente c’è troppo caffè, troppo fine o troppo pressato, e la pressione è eccessiva. Se invece il caffè risulta annacquato e chiaro e scende troppo rapidamente, probabilmente la pressione è troppo bassa o il caffè non ha la grammatura corretta, quindi è sottoestratto: forse è troppo poco macinato o semplicemente ne hai utilizzato troppo poco.
Se ami l’espresso e sulla qualità del tuo caffè quotidiano non sei disposto a transigere, vale la pena di investire in una macchina di buon livello che ti aiuta a fare l’espresso come quello del bar.
Alchimia e Tiffany di G3 Ferrari sono i due modelli più all’avanguardia della collezione, tra quelli automatici che funzionano sia con cialde che con il caffè macinato.
Anche nel design Alchimia e Tiffany ricordano le macchine per espresso professionali, con le loro eleganti finiture in metallo. Ma è soprattutto nel funzionamento che queste due macchine da caffè offrono i maggiori vantaggi: entrambe, infatti, sono dotte di una potente pompa ULKA da 15 Bar.
Grazie al menù di setup è possibile decidere la lunghezza del caffè e con Tiffany puoi anche regolare la temperatura per avere sempre l’espresso perfetto per i tuoi gusti. I 3 filtri inox ti permettono di scegliere tra 1 e 2 tazze di caffè in polvere, o di utilizzare le pratiche cialde compostabili.
Se per la tua colazione preferisci un buon cappuccino, tè, infusi e tisane, puoi prepararli in pochi secondi con l’erogatore di vapore per montare il latte o per ottenere acqua calda.
Anche la pulizia è semplice, visto che tutti i pezzi, compresi il serbatoio, il cappuccinatore e il raccogli gocce, sono smontabili.
Quale scegliere tra le due? Entrambe offrono ottime prestazioni e funzioni analoghe, ma si distinguono principalmente per l’estetica e le dimensioni: più grande e caratterizzata da uno stile vintage Alchimia, più compatta e contemporanea nel design Tiffany.
Guarda le foto e scegli la tua preferita!